Bèrch 2020, Terre di Cerealto

55,00 

  • Produttore: Terre di Cerealto
  • Regione: Veneto
  • Tipologia: bianco
  • Vitigni: Bronner
  • Alcol: 13% Vol.
  • Bottiglia: 0,75 l.
  • Note: Affina 15 mesi in barrique, bottiglie numerate a mano, Biologico. Grande vino.

Esaurito

Descrizione

Vigneti
I vigneti sono ubicati nell’Altopiano di Cerealto a 700 m/s.l.m. con esposizione sud-sud/est. Il suolo è di carattere sciolto, ricco di minerali e sostanza organica.
La forma d’allevamento è Guyot con densità di impianto 5000 ceppi/ha. La vendemmia è manuale in cassette da 10 kg, effettuata a metà settembre.

Vinificazione
Pressatura soffice seguita da chiarifica statica.
Affinamento di 15 mesi sulle fecce fini in piccole barrique di rovere francese.
1 anno di affinamento in bottiglia prima della messa in commercio.

Note di degustazione
Circondati dai boschi e dalle montagne ci siamo lasciati ispirare da Bèrch, che in cimbro significa legno. Da questo elemento naturale, che ci appartiene e sentiamo nostro, abbiamo creato un vino capace di racchiudere la potenza e l’aromaticità del Bronner. L’affinamento avviene per quindici mesi sulle fecce fini in piccole barrique di rovere francese, che donano struttura ed eleganza. Il colore è un giallo paglierino intenso.
Un naso intenso e ricco: un’entrata armoniosa pone in primo piano vaniglia e cioccolato bianco, per lasciare poi spazio a sentori di menta, pesca gialla, ananas e un finale di pepe bianco. Abbinato a piatti dai sapori decisi, ma mai scontati, come un risotto al tartufo dei Colli Berici, pasta condita con un ragù bianco di carne, un pesce al forno con patate e formaggi a bassa stagionatura. Temperatura di servizio: 10° – 12°

 

Recensioni

  1. Luca Gonzato

    Bèrch 2019, Terre di Cerealto (degustazione 2023)
    Eccoci alla prova del tempo con un vino bianco PIWI da uve 100% Bronner. L’annata di questo Bèrch è la 2019, a produrlo è Terre di Cerealto. È appunto l’altopiano di Cerealto, ai piedi delle piccole Dolomiti, a dare il nome alla cantina. Bèrch nasce da uve coltivate a 700 m/slm su suolo sciolto ricco di minerali ed in regime biologico. Ha la particolarità d’essere stato affinato sulle fecce fini per 15 mesi in barrique di rovere francese.
    Alla vista ha un colore scarico ma i riflessi di luce sono potenti. L’olfatto è molto interessante in quanto a complessità, si trovano sentori che vanno dal cioccolato bianco alla menta, tra loro un ventaglio di ricordi. Erbe balsamiche, vaniglia, pesca, resina, note eteree…
    Mi ha indotto una salivazione tale che non posso attendere oltre per assaggiarlo. In bocca arriva come una cascata fresca che scorgiamo dove il bosco si apre per lasciare spazio al sole e ai prati. C’è una dimensione di equilibrio e un continuo salire nel retronasale di quegli aromi accennati poco fa. L’affinamento in barrique ha lasciato una bella impronta, così come il bel frutto che si è mantenuto fragrante, penso alla mela e alla pesca gialla. Si ha una percezione minerale e un’acidità notevole e ancora viva che sostiene il sorso.
    Quello che arriva è tutto corpo, anzi muscoli, perchè il volume alcolico è limitato al 12%. Parlare di eleganza è in questo caso doveroso. Ha lunghezza e una persistenza aromatica che si riverbera a lungo nel retronasale. Quel cioccolato bianco con note burrose associate a sentori di mela, nespola e agrumati di limone… dice molto e suggerisce un nuovo sorso. La bevibilità è garantita. Bèrch ha tante sfumature da raccontare ed emozioni da regalare. È un vino iconico per serate speciali e abbinamenti ricercati, il tartufo potrebbe trovare un degno accompagnamento. Gran bel vino.
    Gli anni di maturazione lo hanno reso armonico senza rinunciare ad una energia vitale da giovanotto. È un Piwi, e che Piwi! …vi sfido a metterlo in degustazione alla cieca con blasonati bianchi tradizionali.
    Colonna sonora. AC-DC You Shook Me All Night Long

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